Il nuovo contratto si riferisce agli anni 2016, 2017 e 2018. Sono coinvolti dal rinnovo:
- Scuola: docenti, educatori, amministrativi, tecnici ed ausiliari;
- AFAM: direttori, docenti, coordinatori, assistenti, coadiutori;
- Università: dirigenti, elevate professionalità e personale amministrativo;
- Enti pubblici di ricerca: personale amministrativo e tecnico, tecnologi e ricercatori.
In tale CCNL di comparto, viene riconosciuto a tutti i lavoratori l’aumento stipendiale previsto dall’intesa del 30 novembre 2016 tra Governo e Organizzazioni sindacali, anche grazie alla previsione di un apposito intervento perequativo, che interessa soprattutto le qualifiche iniziali. Inoltre, il contratto assegna ai docenti delle istituzioni scolastiche e dell’AFAM un ulteriore riconoscimento economico, che consente di giungere a un incremento stipendiale complessivo medio di 96 euro al mese per i docenti delle scuole (gli aumenti vanno da 80,40 euro a 110) e di 105 euro al mese per i docenti dell’AFAM. Per gli ATA delle scuole l’incremento medio è di 84,5 euro (si va da un minimo di 80 a 89 euro), per l’università di 82 euro, per ricercatori e tecnologi di 125 euro, per l’area amministrativa della ricerca di 92 euro, per l’ASI di 118 euro. Salvaguardato, per le fasce retributive più basse, il bonus di 80 euro.